trampolino elastico I parametri di sicurezza

I parametri di sicurezza dei tappeti elastici sono tanti e sempre in evoluzione. Quali sono gli strumenti essenziali per capire se sono sicuri?

I parametri di sicurezza delle Normative europee

Quando si parla di sicurezza di trampolini elastici si fa riferimento soprattutto alle normative vigenti in Europa, EN 1176 e EN71-14.

La prima specifica i requisiti generali di sicurezza per attrezzature e superfici per aree da gioco pubbliche installate in modo permanente e i requisiti di sicurezza per parti le specifiche delle attrezzature. Da qualche anno però non è sufficiente a dimostrare che un trampolino è sicuro. Per questo è arrivata la seconda, più dettagliata sul prodotto trampolino elastico.

Quando abbiamo scritto il nostro primo articolo sulla sicurezza (vedi qui) la normativa non era ancora entrata completamente in vigore quindi era sufficiente che il prodotto fosse compatibile con la prima.

La normativa per i trampolini

La EN 71-14, diventa finalmente la normativa che specifica i requisiti e i metodi di prova per trampolini per uso domestico. I loro dispositivi di accesso e i loro dispositivi di chiusura, destinazione d’uso in esterni e/o in interni appoggiati sul terreno da parte di una sola persona alla volta.
La normativa EN71-14 esclude i trampolini usati come attrezzatura specifica da ginnastica, trattati dalla EN 13219 e i trampolini gonfiabili galleggianti, trattati dalle norme della serie EN 15649.

In realtà, si escludono anche altri tipi, ad esempio:

  • le tele di salto utilizzate in parchi giochi pubblici
  • i trampolini con tappetini inclinati,
  • i trampolini gonfiabili,
  • i trampolini di fitness,
  • i trampolini per uso medico ecc.

Per questi trampolini non sono previste normative specifiche in quanto non sono provvisti di protezioni a involucro per la loro funzionalità.

Tuttavia per un produttore di trampolini elastici, che tra i suoi articoli ha anche un mini-trampolino o un trampolino da terra, aderire alle basi degli standard della normativa è essenziale per poter assicurare un prodotto eccellente ai consumatori. Questo differenzia le aziende che si sono specializzate sul prodotto trampolino dalle altre.

LA CONFUSIONE TRA ENTI CERTIFICATORI E NORMATIVE

Sempre nel nostro articolo di qualche anno fa  Normative e certificati: facciamo un po’ di chiarezza  avevamo cercato di spiegare la differenza che corre tra un ente certificatore e una norma: il primo è un azienda che applica la seconda sui prodotti da testare. Tuttavia vediamo che è ancora diffusa l’abitudine a citare l’ente piuttosto che la normativa: “Questo prodotto è certificato TÜV” è una frase che non significa nulla perché non specifica su quale materia. Un prodotto viene certificato da un ente sulla base di quale normativa? Bisogna chiarirla se vogliamo essere onesti con il consumatore.

La realtà è che spesso il commercio è invaso da trampolini che non sono testati nemmeno per un punto solo di questa normativa di sicurezza. Con un mercato globale molto spesso deregolamentato, vi sono aziende poco attente a professionali con il desiderio di esportare prodotti per un profitto facile e veloce grazie ai servizi web di questi ultimi anni. Nella maggior parte dei casi si tratta di quei marchi che compaiono improvvisamente nelle piattaforme e-commerce polarizzando le classifiche.

Questi produttori un po’ sfruttano la confusione che c’è sulla sicurezza, sui termini e sulle specifiche per proporre solitamente lo stesso articolo commercializzandolo con nomi differenti (avrete notato come tanti trampolini si somiglino tra loro: stesso sistema di chiusura, stesso telaio, stessi colori..). Proprio grazie a questa diffusione capillare, questi prodotti non testati, riescono comunque a calamitare il consumatore.

COME DISTINGUERE UN PRODOTTO SICURO DA UNO NON SICURO?

Per prima cosa, non ha importanza dove viene fatto ma è importante che sia conforme alle regole europee che abbiamo descritto. Cioè sia costruito a regola d’arte secondo i nostri parametri comunitari. Questo è il vero significato di qualità e sicurezza.

Come possiamo capirlo?  Leggiamo innanzitutto cosa indica la scatola: se è testato, presenterà comunque un numero di brevetto.  Inoltre, se segue delle normative europee come quelle indicate fino ad ora, sarà presente generalmente anche la marcatura CE, obbligatoria per tutti i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria. In questo caso possiamo già presupporre l’adeguamento alla normativa EN 71-14 in quanto trampolino elastico.

Attenzione però: alcune volte i prodotti possono circolare liberamente sul mercato europeo se sono accompagnati ad esempio da una dichiarazione o da un certificato di conformità, quindi la marchiatura non è sempre necessaria. Come sapere quindi se il prodotto è normato EN71-14? Il trampolino elastico dovrebbe allora presentare un cartellino al suo interno o una label con indicata la normativa (sul telo di salto o sulla rete) oppure sul manuale di istruzioni dovrebbe essere specificato.

E se lo acquisto online? A quel punto potete chiedere al venditore se il prodotto è certificato. Dovrebbe saperlo. Se invece non sa di cosa state parlando ma ha il prodotto a magazzino, basterà chiedergli di aprire una confezione per accertarsi che esista l’etichetta con l’indicazione della normativa.

A VOLTE BASTA UNA DOSE DI INTUITO..

Ci sono i casi in cui basta un’occhiata per capire che il prodotto non segue i parametri di sicurezza.

Le parti in metallo sono esposte o taglienti? Mancano le protezioni a copertura del telaio (spugne, cuscino copri-molle..)? Questi sono tutti indici di non regolarità perché l’utente è direttamente esposto all’urto.

Altre volte invece il prodotto è sì certificato ma nelle specifiche è volutamente confuso. Si trovano indicati nella descrizione quelli che chiamiamo per semplicità “superpoteri”. Ad esempio un trampolino elastico che promette portate di peso esagerate. La realtà è che il peso indicato sulla scatola dovrebbe essere quello consigliato per la sicurezza di un utente, ovvero ridotto al minimo: un trampolino, per essere in linea con la normativa, sostiene nella realtà tangibile molti più kg ma indicarli nella scatola confonderebbe il cliente.

Trampolini per bambini che sostengono 150 kg? Certo, esistono, ma quello NON è il peso dell’utente bensì il risultato richiesto dal test. Per comprendere meglio questa dinamica è bene sapere come funzionano i test di laboratorio: il peso che deve sostenere un trampolino è frutto del calcolo tra il peso dell’utente moltiplicato per la massa del carico di prova per testare la deflessione del tappeto di salto. Cioè una cifra 3 o 5 volte più alta rispetto il peso di una persona. Tuttavia alla fine del test, il prodotto deve riportare il peso minore diviso dal fattore moltiplicatore affinché il prodotto possa essere utilizzato senza presentare difetti che ne invaliderebbero la garanzia.  Ma se il peso indicato è falsato, il tentativo che una persona di 90 kg utilizzi un trampolino per bambini è molto probabile a discapito però della sua sicurezza.

INFINE

Per concludere ci sono tanti modi per capire se un prodotto è ben fatto o lascia a desiderare. Tra questi la presenza di componenti molto importanti. Tempo fa vi avevamo dedicato un articolo (questo: Ecco perchè i dettagli sono importanti) riferito a tutta quella serie di particolari a cui fare attenzione per avere un prodotto sicuro. Ebbene, man mano che passano gli anni sono state introdotte altre novità che hanno migliorato e ulteriormente garantito l’uso del trampolino elastico.

Ne parliamo nel prossimo articolo! Stay tuned