I tappeti elastici da giardino possono essere disposti in ambienti interni?
Questa domanda è abbastanza tipica. A volte la dicitura “tappeto elastico da giardino” crea un meccanismo di confusione nell’acquirente che arriva ad escludere la possibilità che l’attrezzatura possa essere collocata in ambienti interni. Per questo spesso nasce la richiesta “Avete anche tappeti elastici da interno?”
Un tappeto elastico è una struttura in acciaio progettata per resistere agli agenti esterni come acqua, sole, vento. Quindi è costruito per stare all’aperto perché, come qualsiasi gioco da esterno (bicicletta, altalena, skateboard..) o strumento di lavoro (una scala, un rastrello, una carriola, un cacciavite..) è costituito da materiali rigidi e altri più morbidi ma sostanzialmente impermeabili o comunque che sopportano l’acqua o le diverse temperature.
Però proprio come una bicicletta o una carriola, niente proibisce di poterlo utilizzare in ambienti interni. Chiaramente utilizzare una bicicletta in appartamento è un po’ improbabile perché ci dovrebbe essere uno spazio che di norma non è previsto nelle abitazioni, ma se avessimo a disposizione un garage coperto abbastanza ampio potrebbe essere possibile.
LO SPAZIO ADEGUATO
Nel caso del tappeto elastico lo spazio più importante e difficile da trovare è quello verticale, perché (non è il caso dei bambini piccoli) un utente potrebbe saltare oltre la misura della rete di protezione e colpire il soffitto. In termini di sicurezza la normativa prevederebbe che sopra la superficie ci siano almeno 7,3 mt di spazio in altezza, ma in termini pratici una misura inferiore è più che sufficiente: fate caso infatti che il record di rimbalzo ottenuto dalla squadra Statunitense di atletica ha raggiunto al massimo i 6,73 mt di altezza. Un utente medio può sì superare il bordo superiore della rete del trampolino con la testa ma difficilmente può uscire con tutto il corpo. I 7,3 mt di altezza del soffitto sono pertanto giustamente esagerati.
Immaginiamo però che l’acquirente abbia a disposizione uno spazio adeguato, una sala fitness, un capannone, una palestra. In quel caso sarà interessante poter allocare un tappeto elastico per poterlo sfruttare anche d’inverno. Ecco che allora tutti i tappeti elastici possono essere utilizzati.
Un esempio: JumpPOD Professional
JumpPOD Professional è il tipico prodotto adatto agli spazi pubblici come palestre o ludoteche. La versione più piccola occupa circa 2,4 mt sia di ingombro che di altezza. Molto pratico sia per l’uso di adulti che bambini e ragazzi, è costituito da materiali iper-resistenti e accurati.
Tappeti elastici per bambini. I più adatti all’uso interno
Per quanto riguarda invece l’uso domestico più comune, come dicevamo difficilmente le nostre case hanno a disposizione soffitti alti ma in certi casi potrebbero ospitare spazi più ampi. In tal caso un tappeto elastico generico da bambino come il Combo può essere l’ideale. La misura da 1.8 mt di diametro (Combo 6 ft) è alto 1.9 mt da terra compresa la rete: perfetto per i bambini più piccoli può essere adagiato su una superficie morbida o antitrauma in modo da rimanere stabile.
Altro prodotto sicuramente adatto all’uso interno e molto comodo da allocare è My First Trampoline, il più venduto dei tappeti elastici per l’età prescolare. My First Trampoline ha un ingombro di 1.4 mt e una superficie totale di salto di salto di circa 1.2 mt. Lo spazio ideale per i bambini piccoli che possono divertirsi a saltare in tutta sicurezza grazie alla rete di protezione laterale.
https://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2019/11/Boing-Zone-1-e1573567592816.jpg589852jumpkinghttps://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2016/09/logo-2.pngjumpking2019-11-12 15:39:352020-01-17 11:48:03Quali sono i tappeti elastici da interno?
Oggi avrebbe compiuto 103 anni l’inventore del tappeto elastico, George Nissen. Scopriamo chi era George Nissen e perché è così importante.
George Nissen. Gli inizi
George Nissen, scomparso nel 2010, nasceva nel 1914 a Blairstown, Iowa.
Era figlio di Franklin e Catherine Nissen e fin da giovanissimo si appassionò alla ginnastica che era diventata abbastanza popolare già alla metà dell’Ottocento negli States. All’epoca essere ginnasta comprendeva molte attività oggi suddivise in categorie: dagli anelli, al diving, al tumbling.
George Nissen frequentava le scuole medie e aveva anche un particolare interesse nelle immersioni e nel salto acrobatico: con passione autentica cercò fin da subito di progettare uno strumento che permettesse all’atleta di eseguire delle acrobazie attraverso il rimbalzo. Una forma di ginnastica che era a metà tra quello che facevano i trapezisti che vedeva al circo, quello che facevano i ginnasti nel tumbling e nei tuffi in piscina. Per questo a lui va la paternità non solo di un dispositivo ma anche di una nuova disciplina che prima di allora non esisteva: il trampolining.
La cosa più eccezionale è che lo fece a soli 16 anni.
Aveva assistito al circo nella sua città a Cedar Rapids, per accedervi aveva addirittura portato l’acqua agli elefanti! Apprezzò gli artisti del trapezio volante, studiandone in particolar modo la caduta nella rete. Ogni qual volta un trapezista cade, rimbalza nella rete ottenendo un nuovo salto..quindi perché non sfruttarla per le acrobazie? Da qui l’intuizione..
L’invenzione del tappeto elastico
George Nissen iniziò a costruire nel garage di famiglia un telaio che potesse sostenere la tela di rimbalzo utilizzando gli angolari trovati nella discarica di una fabbrica di tende. Per la tela utilizzò invece delle strisce di camere d’aria di vecchi pneumatici. All’inizio aveva pensato ad uno strumento di forma rotonda, ma la necessità di spazio per le acrobazie lo fece optare per una versione rettangolare. Coinvolse nel progetto Larry Griswold, assistente del suo insegnante di ginnastica (che successivamente divenne molto popolare in TV grazie proprio alle performance sul trampolino) e costruì così il secondo prototipo di trampolino con molle. Il dispositivo sembrava funzionare. George Nissen era l’inventore del tappeto elastico.
Dal 1936 Nissen iniziò con alcuni amici ad eseguire delle performance alle fiere, soprattutto in Messico durante il carnevale e altre feste popolari. La gente del posto, iniziò a chiamare questo strumento nuovo “el trampolìn” perchè ricordava il trampolino per i tuffi. Da qui in nome “Trampoline” che fu subito registrato dato che il dispositivo sembrava già avere un importante futuro commerciale.
La prima fabbrica di tappeti elastici di George Nissen
Nacque così l’azienda a suo nome che produceva trampolines. Anche durante la guerra la produzione non si fermò in quanto si scoprì che questo strumento era ottimo per le esercitazioni dei piloti dell’aviazione. Nissen stimò infatti di aver venduto durante la guerra almeno 100 trampolini che nel frattempo si erano anche evoluti nel design con l’uso del nylon(già utilizzato per le cinghie del paracadute) al posto della tela elastica. Ancora oggi i trampolini utilizzano materiali rigidi simili per il tappeto di salto.
Successivamente, durante la Guerra fredda, il trampolino divenne uno strumento per gli astronauti sia americani che sovietici. Grazie al trampolino infatti, si poteva ottenere un maggiore orientamento spaziale e una nuova importante esperienza del corpo in volo e in assenza di gravità. Ancora oggi alla Nasa il trampolino rientra nei programmi di training.
Il tappeto elastico come gioco
Il trampolino piaceva moltissimo e da strumento per lo sport divenne presto popolare come attività ricreativa. Negli anni successivi infatti altri produttori iniziarono a costruire strumenti simili e la concorrenza divenne sempre più alta: questi trampolini si diffusero con il nome generico di tumbler rebounder.
Questo costrinse Nissen a chiudere successivamente l’azienda (1980). Tuttavia, avere un originale Nissen Trampoline è oggi considerato un lusso, come avere una macchina d’epoca.
Aldilà dello sviluppo commerciale, a Nissen interessava maggiormente che la sua idea e la disciplina che ne era derivata, approdasse alle Olimpiadi.
Tuttavia il trampolino non sembrava inizialmente ottenere un riconoscimento nell’atletica. Fino a quando Nissen conobbe Ted Blake.
Ted Blake e i campionati nazionali
Chi era Ted Blake? Ted Blake, istruttore di educazione fisica inglese, introdusse il trampoline nella sua palestra nell’Essex e contribuì a diffonderne la commercializzazione in Europa. Divenne presto direttore generale dell’azienda Nissen nel Regno Unito e riuscì a fare diverse dimostrazioni di utilizzo negli anni 50.
Essendo appassionato della disciplina, riuscì a dare vita finalmente ai primi campionati nazionali di trampolining del Regno Unito, nonchè i primi campionati nazionali televisivi in assoluto nel 1958. Nel 1964 Blake ha organizzato i primi Campionati del Mondo (finanziati da George Nissen) che si sono svolti nella Royal Albert Hall di Londra. In quello stesso anno, si iniziò quindi a discutere per la prima formazione di una Federazione Internazionale del Trampolino.
Da lì la corsa verso le Olimpiadi sembrava accelerare, ma non fu così..
Purtroppo ancora troppi pregiudizi intorno a questa disciplina sembravano esserci. Negli States e in Europa il trampolining era già abitualmente inserito nei programmi di educazione fisica della scuola ma la mancanza di formazione adeguata, non aveva espresso un così alto numero di atleti competitivi da prevedere una gara Olimpica.
Inoltre sembravano esserci problemi burocratici: vi erano un sacco di regole non scritte che ostacolavano questo sport (doveva essere popolare in oltre 40 paesi, doveva rispettare molti requisiti, non si poteva aggiungere come “nuovo sport”..).
Ogni volta che Nissen sognava ad alta voce la consacrazione del trampolining in sport olimpico suo padre Franklin lo riportava sulla Terra rispondendo con un ironico “Succederà nel 2000!”.
Scherzo del destino, avvenne proprio in quell’anno.
Le olimpiadi di Sydney
Erano le olimpiadi di Sydney del 2000, George Nissen aveva 86 anni e la folla applaudì l’inventore del trampolino elastico. Il traguardo di una vita.
Nissen, per tutta la sua vita ha sperimentato acrobazie sul trampolino elastico alcune veramente spettacolari: ad esempio, nel 1977, scalò una piramide in Egitto e sulla parte superiore piatta posizionò un trampolino per saltarci. Ecco una foto dell’epoca:
La saggezza di George Nissen
Nissen nel 2010 ci ha lasciato ma ci ha donato anche un sacco di stimoli. Ecco alcune pillole di saggezza:
Non è così importante cercare un utilizzatore finale delle nostre invenzioni ma piuttosto trovare un “bisogno da riempire” cioè un problema da risolvere.
E’ molto importante essere esperti sul campo in cui si intende lavorare. Ogni scoperta è “un riarrangiamento di cose ben conosciute per ottenere un risultato insolito”
“La troppa organizzazione soffoca la creatività”. Invece il disordine aiuta il processo creativo. Quando una persona è troppo organizzato, la sua mente è spesso rivolta verso le cose che ha archiviato.
I bambini hanno a un sacco di creatività. Da loro si può solo imparare. E agire esattamente come farebbero loro.
Bisogna sempre allenare il cervello a stimoli nuovi
Bisogna sempre mantenere il corpo in buona forma, allenarsi sempre
https://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2017/02/inventori-George-Nissen.jpg500700jumpkinghttps://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2016/09/logo-2.pngjumpking2017-02-03 18:47:172020-01-17 15:08:38Chi era George Nissen, l’inventore del tappeto elastico
Arriva l’autunno e con esso la preparazione atletica nei “boardsports“! Parliamo sia di sport sull’acqua che sulla neve: durante la bassa stagione si inizia il costante allenamento in vista dell’attività vera e propria. Come già avevamo scritto in un altro articolo, il training da terra per il wakeboard, il surf, lo sci acrobatico e lo snowboard (freestyle / freeride) si svolge sultrampolino elastico (vedi qui) strumento importante per migliorare la coordinazione, le capacità propriocettive e praticare direttamente i movimenti su una superficie che simuli più verosimilmente il rimbalzo sull’onda o sulla neve.
Con una tavola Bounce Board questo allenamento sul trampolino elastico è ancora più preciso. Il risultato è veramente efficace perché permette di imparare a muovere correttamente il corpo in aria attraverso i diversi tipi di salti.
COME É NATA LA BOUNCE BOARD
Prima che fossero commercializzate le attuali ‘tavole da rimbalzo’, era pratica comune usare tavole di legno o gli stessi snowboard e skateboard senza ruote con bordi levigati o gommati sul trampolino elastico. Tuttavia ci si accorse presto che le superfici elastiche non potevano reggere a lungo l’impatto di questi oggetti rigidi e a volte taglienti ma soprattutto non si sarebbe potuto evitare qualsiasi rischio / infortunio per l’utente mentre saltava. La soluzione è stata la progettazione di un pannello morbido in schiuma: collegato ai piedi, permette di eseguire numerosi movimenti rimbalzando sulla superficie elastica utilizzata in simulazione dell’onda.
Il trampolino elastico insieme alla bounce board hanno quindi dimostrato che è possibile superare i limiti del settore action sport. Inoltre, questi due strumenti sono diventati essenziali non solo per potenziare i muscoli ma soprattutto per perfezionare le acrobazie: come sostengono i professionisti, attraverso questi strumenti si apprendono notevoli competenze come ad esempio l’orientamento in volo, la gestione della velocità in rotazione e la capacità di rimanere stabili e centrati.
BENEFICI NEL TRAINING
Per i professionisti e non del salto, l’allenamento sul trampolino elastico con la bounce board si trasforma in un momento di vero apprendimento. Alcuni esempi:
Migliora la forza fisica di base con il potenziamento muscolare
Migliora il controllo dell’atterraggio e la focalizzazione del punto di arresto
Equilibrio e controllo dell’aria sono notevolmente perfezionati
Consapevolezza del corpo in aria e del suo movimento
Importantissimo per i trick! Permette una reale capacità di visualizzarli e ‘sentirli’
In un articolo di Theinertia.com, l’allenamento sul trampolino viene inserito tra le 9 attività principali di un surfer e si prevede diventi una fetta importante nel surf training del futuro (l’articolo di N. Decoite qui).
Ma il trampolino elastico e la bounce board non sono solo dedicati ai professionisti: sono ottimi strumenti per chi si approccia allo sport. Inoltre, moltissimi sono coloro che li utilizzano per migliorare l’attività fisica quotidiana ottenendo ottimi risultati divertendosi.
Grazie alla decennale esperienza, Jumpking® è riuscita ad individuare in JKStyle® la bounce board ideale per il training sul trampolino elastico:
Le tavole JKStyle® sono state progettate in esclusiva per Jumpking®: realizzate in schiuma a cellula chiusa, sono resistenti ma leggere al tempo stesso.
Il materiale è flessibile e protegge dagli urti accidentali. JkStyle® Bounce Board è acquistabile su questa pagina del nostro sito
Buon allenamento con JkStyle!
https://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2016/09/logo-2.png00jumpkinghttps://www.jumpking.it/wp-content/uploads/2016/09/logo-2.pngjumpking2016-09-29 16:33:012016-12-15 17:18:03Arriva l’autunno, inizia l’allenamento!
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